Tutti conoscono la Lamborghini, ma pochi sanno la storia di come è nata. Il fondatore della Lamborghini si chiamava Ferruccio Lamborghini, un imprenditore italiano che aveva un azienda che produceva trattori. Ferruccio era un appassionato di macchine di lusso e possedeva molte macchine di marche italiane come Alfa Romeo, Lancia, Maserati ma anche europee come Mercedes e Jaguar. Lui possedeva anche una Ferrari 250 GT ed è questa macchina che è la causa della nascita della Lamborghini.

A Ferruccio piaceva molto andare in macchina e diceva che guidava una macchina diversa ogni giorno. Inoltre a Ferruccio piaceva molto andare veloce e così ha rotto più volte la frizione della sua Ferrari. Per aggiustarla è andato da un meccanico e ha scoperto che la frizione della sua Ferrari era la stessa frizione che lui usava per i suoi trattori.

 

Per questo motivo è andato a Maranello, dove costruiscono la Ferrari, per lamentarsi con il padrone, Enzo Ferrari. Infatti Ferruccio ha detto a Enzo: “Spendo una fortuna per un'auto fatta con i miei pezzi!”. Dopo aver sentito questa frase Enzo ha risposto: “La macchina va benissimo. Il problema è che tu sei capace a guidare i trattori e non le Ferrari”. Ferruccio era furioso e così il 7 maggio 1963 ha fondato la casa automobilistica Lamborghini. La missione di Ferruccio era quella di creare una macchina sportiva come piaceva a lui, in base ai suoi standard.

 

La prima auto prodotta in serie si chiamava 350 GT ed era una granturismo a due posti veloce ed elegante secondo i canoni dettati da Ferruccio. Successivamente ci sono state la 400GT e la 400GT 2+2. Ma la prima macchina che ha riscosso un successo straordinario è stata la Lamborghini Miura, una delle prime macchine al mondo con motore posteriore. Il successo della casa automobilistica è continuato per molti anni e successivamente nel 1974 è uscita la Countach, una macchina che ha fatto la storia soprattutto per le sue rivoluzionarie portiere a forbice.

 

Quando è uscita la Countach però Ferruccio aveva già lasciato la sua azienda per produrre vino in Umbria. Uno dei suoi vini ha ancora il nome di una delle sue macchine, infatti si chiama “Sangue di Miura”.

 

 

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